“Liberace”, un inaspettato Michael Douglas queer.
Steven Soderbergh (“Erin Brokovich”, “Traffic”) è una garanzia di successi taglienti con personaggi che rimangono nell’immaginario collettivo. Promette bene il prossimo “Liberace”, dedicato al famosissimo cantante e pianista nato nel 1919, amato in tutto il mondo per il suo stile kitsch, abile nel costruirsi un personaggio di eccessi dalla vita lussuosa.
Liberace si esibì moltissimo a Las Vegas, la patria dell’illusione e del gioco delle maschere. Ammalatosi di Aids, morì nel 1987 rivelando la propria omosessualità proprio in punto di morte e gettando in subbuglio quei milioni di americani che lo avevano eletto ad icona di un genere.
A Michael Douglas il ruolo di Liberace, mentre a Matt Damon quello del suo amante.
«Abbiamo fato delle prove, Michael mi ha letteralmente stupefatto» ha spiegato Soderbergh.
Daniele Stefanoni
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