“1989-2009 Turbolent World – Telling Times”, in mostra a Berlino fino al 13 settembre 2009.
Venti anni. Venti anni nei quali la storia dell’Occidente ha compiuto una svolta. L’epicentro- uno dei vari- proprio Berlino, la città oggi simbolo della modernità, dell’arte giovane e frizzante imbevuta di sperimentalismo e nuove frontiere da raggiungere e superare.
In mostra alla berlinese Akademie der Künste (Hanseatenweg 10) un’altra faccia della Berlino à la page. Una mostra itinerante, che toccherà anche Mosca, Kiev, Minsk, Tbilisi, Tashkent, Almaty, Bishkek, San Pietroburgo e Novosibirsk, secondo un itinerario bizzarro e assolutamente fuori dai consueti circuiti turistico-culturali. La mostra vale molto, artisticamente e culturalmente. L’immagine che emerge della città del Muro è controversa, ambigua e travagliata. Una gioventù emancipata eppur legata ai fantasmi di ieri, un mondo che guarda al domani ma rimane attaccato a Lenin e Kennedy. Una carrellata di immagini simbolo attraversa la sensibilità di una generazione. E la mano del fotografo è spesso femminile.